Mi capita spesso che delle persone appassionate di scrittura, o semplicemente affascinate da questo mondo, mi scrivano chiedendo come possono mantenersi con la scrittura e, magari, come viaggiare in giro per il mondo scrivendo. La mia storia forse è un po' diversa dalla massa, però ve la racconto volentieri, anche perché così poi mi basterà inviare il link a quest'articolo a chi me la chiederà :) La mia storia Ho sempre saputo di amare la scrittura. Ho cominciato a scrivere racconti a 7 anni e, anche se in alcuni periodi ho scritto più che in altri, non mi sono mai fermata. Questo fa sì che, anche se non ho frequentato alcun corso, abbia fatto pratica per circa 30 anni di seguito. Ricordo che alle elementari la maestra mi portava spesso nelle altre sezioni e leggeva a voce alta i miei temi ma non mi sono mai vantata, mi faceva piacere prendere il massimo dei voti nei temi, cosa che è successa per tutta la carriera scolastica, specialmente quando questo compensava i voti orrendi a matematica e tutto ciò che aveva a che fare con i numeri. Scrivevo sui quaderni ed ero sempre contenta quando Babbo Natale mi portava penne e quaderni! Meglio quelli che i giochi, il che rende piuttosto semplice capire se la tua passione per la scrittura risale all'infanzia o meno. Ai tempi delle medie ho usato, per poco tempo, la macchina da scrivere e poi il primo computer, di quelli grossi che a vederli ora ci fanno strabuzzare gli occhi. Alle superiori scrivevo dei veri e propri romanzi ma la strada del self, per pubblicare, non era così "semplice" come oggi, e quindi scrivevo per me, sognando, un giorno, la pubblicazione. Ho partecipato anche a dei concorsi, ma pochi, perché non ho mai scritto per i premi o per i riconoscimenti. Per farla breve, ho pubblicato il mio primo romanzo "La mia amica ebrea" nel 2014, scegliendo proprio la strada dell'auto-pubblicazione. Quella è stata la conferma che ciò che scrivo piace. Ho pubblicato, poi, "Le cose che ancora non sai", romanzo sul cancro nell'adolescenza che mi ha portata ad aprire, sempre nel 2014, la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro per offrire supporto ai giovani affetti da malattie onco-ematologiche (pubblicato con una piccola casa editrice, non ho pagato niente ma le persone che ci lavorano si sono rivelate orrende), "Ascoltami ora - storie di bambini e ragazzi oncologici" scritto con i ragazzi e soprattutto con i genitori della mia Associazione (anche qui, CE piccola, non ho pagato niente ma non c'è stata quella scintilla per me necessaria quando si lavora insieme a promuovere libri su un certo argomento), "Letters from Afghanistan", primo libro per ragazzi in inglese, della serie l'ho scritto io in inglese, e ha ricevuto ottime recensioni da lettori da vari Paesi, inclusi madrelingua, quindi lo so che non è perfetto perché la mia lingua madre è l'italiano ma far passare un messaggio, specialmente così importante, in una lingua non mia mi ha dato soddisfazione e l'ultimo (per ora), "Boccioli nel fango", pubblicando (ancora in self) nel 2022 in seguito alla mia esperienza in un campo profughi al confine fra la Turchia e la Siria con la Onlus Support and Sustain Children (a cui vanno i soldi delle vendite del libro). C'è anche da dire che una parte fondamentale di me è data dai viaggi in cui vado in giro per il mondo, inclusi posti "difficili", come i campi profughi, per connettermi con le persone, scrivere le loro storie e raccontarle così come mi vengono dette. Questo è un aspetto che amo molto perché mi permette di collegare le mie tre passioni principali: essere utile al mondo, scrivere e viaggiare. Scrivere per gli altri Ovviamente, dato che io mi sento proprio chiamata a scrivere di quello che mi sta a cuore, ovvero violazioni dei diritti umani e persone e storie di cui sentiamo parlare poco (e spesso male), non mi mantengo con le vendite dei miei libri. Dal 2014 al 2020 mi sono dedicata a portare avanti la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro e quindi il lato economico soffriva molto. Con lo scoppio della pandemia, tutti i progetti dal vivo per i ragazzi malati hanno, ovviamente, subìto uno stop e allora, ritrovandomi con tanto tempo a disposizione, ho iniziato a scrivere gratuitamente per un paio di siti. Mi sono accorta, però, di saperlo fare e così mi sono candidata ad alcuni annunci che ho trovato su Facebook. Ho trovato i primi clienti e per diverso tempo ho scritto articoli (a meno di non essere fortunati e/o davvero bravi, specialmente all'inizio scrivere solo articoli non ti fa certamente sbarcare il lunario) e storie per bambini. Poi, come si suol dire, un cliente tira l'altro. Non ricordo da quanto tempo precisamente, ma a un certo punto ho cominciato a lavorare principalmente come ghostwriter sia per aziende, per le quali scrivo manuali, sia per privati. Mi occupo anche di seguire i privati nella pubblicazione e promozione dei loro libri. In questo modo, il guadagno è aumentato e, per fortuna, alcuni clienti sono diventati fissi e comunque 9 su 10 di quelli dei primi tempi ancora mi contattano quando hanno bisogno. Io non sono laureata in niente, non ho fatto alcun corso, però quando ho cominciato a scrivere come ghostwriter già avevo pubblicato diversi dei miei libri e scrivevo da oltre 30 anni. Domande per capire se puoi/ vuoi vivere di scrittura
Poiché quest'articolo sta diventando piuttosto lungo, ne scriverò uno con informazioni più dettagliate su come muovere i primi passi per iniziare a mantenerti grazie alla scrittura ma intanto, per sapere se sei sulla strada giusta, rispondi sinceramente a queste veloci domande: - Da quanto tempo scrivi? - Perché scrivi? - Quanto tempo riusciresti a vivere senza scrivere? - Sei in grado di gestirti da solo/a la giornata lavorativa? - Sai relazionarti bene con gli altri? - Hai un portfolio aggiornato? - Hai già scritto per riviste, siti, ecc. (anche gratuitamente)? - Sei presente sui social? Se sì, come? - Sei presente su piattaforme per freelance? - Hai già scritto qualcosa, anche solo per te? - Hai già pubblicato qualcosa? Se sì, com'è andata l'esperienza? - Hai già un lavoro full time? - Conosci la SEO? - Sei bravo/a a usare il computer? Quanto sei veloce a scrivere al computer? - Sei curioso/a? - Sei proattivo/a? - Hai mai mostrato i tuoi scritti a qualcuno? Se no, perché? Se sì, cosa ne pensano (non considerare solo amici e parenti)? - Pensi di essere in grado di procacciarti da solo/a i clienti? - Hai frequentato corsi di scrittura? - Sei laureato/a in materie inerenti questo percorso (non è necessario essere laureati, ed io ne sono l'esempio)? - Sei disposto/a a metterti in gioco e a vivere con l'incertezza economica data da questo lavoro, specie se svolto come freelance? Queste domande, e soprattutto le risposte che ti darai, ti aiuteranno a capire se vivere di scrittura è davvero quello che vuoi. E' ovvio, ma lo specifico perché tanta gente che mi contatta al riguardo vive nel mondo dei sogni e pensa davvero che lavorare come scrittore, ghostwriter o copywriter significhi stare al computer un'ora o due al giorno, non sforzarsi ed essere pagati ma, naturalmente, le cose non sono così semplici. Se non hai talento e/o passione, ti consiglio di cercare un'altra strada. Secondo me, puoi avere tutte le lauree che vuoi, puoi frequentare corsi ogni mese, ma se non sei smosso da un vero amore per questo mestiere, non dovresti volerlo svolgere. Se aspiri a lavorare da remoto, e magari viaggiare per il mondo, ci sono tanti altri mestieri per poterlo fare. Se, invece, senti che per te scrivere è come respirare, datti daffare! Il tuo sogno può diventare reale. In bocca al lupo!
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AuthorIn questo spazio trovate dritte, esperienze e consigli per iniziare a lavorare viaggiando e anche info sui posti che visito e in cui vivo. ArchivesCategories
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