MARICLA PANNOCCHIA
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I miei
​articoli.

ARTICOLI IN INGLESE

Una selezione dei miei articoli:
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Abbas Karimi, "Sono riuscito a superare le avversità"
Il nuotatore olimpico Abbas Karimi sa fin troppo bene cosa significa la parola “avversità” dato che è nato senza le braccia in Afghanistan e ha dovuto vivere in numerosi campi profughi. Questa è una storia di trionfo e la prova che, se lavori duramente, tutto è possibile.

​Qualche giorno fa ho partecipato a un’esperienza online con Abbas Karimi, membro della Squadra Paralimpica Rifugiati. Abbas è un ragazzo di 24 anni nato a Kabul, Afghanistan. Nato senza braccia, ha dovuto affrontare molte difficoltà nella sua vita, incluso dover fuggire dal proprio Paese e l’aver vissuto in numerosi campi profughi. La sua disabilità e le avversità che ha dovuto affrontare non gli hanno impedito di realizzare il suo sogno di diventare un nuotatore professionista.
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Il porto di Livorno, uno dei punti di passaggio delle armi dirette in Israele
Quando ho letto la notizia, ho ricordato una manifestazione in cui mi sono imbattuta qualche anno fa proprio vicino via Grande, nel pieno centro di Livorno. Non ricordo il nome dell’organizzazione di appartenenza dei manifestanti, ma ricordo che, esponendo le loro idee in maniera pacifica, consegnavano dei volantini ai passanti. Presi uno di questi volantini e lo lessi. Rimasi scioccata perché non avevo la minima idea che il porto di Livorno fosse un punto di passaggio per il transito di armi destinate a conflitti bellici. 
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ItaliaAdozioni: quando la famiglia si costruisce insieme
Ho appena iniziato il mio percorso per l’Affido da donna single e mi sto avvicinando a questo mondo a piccoli passi, ma con tanta curiosità e voglia di mettermi in gioco. Oggi ho avuto l’opportunità di fare alcune domande a Francesca Carioni dell’Associazione ItaliaAdozioni per capire meglio che cos’è l’adozione, chi può adottare e come è possibile sostenere le iniziative di questa organizzazione.
1) Com’è nata la vostra Associazione e quali sono i suoi obiettivi?
ItaliaAdozioni nasce nel 2012 con lo scopo di favorire una migliore cultura dell’Adozione e dell’Affido nel nostro Paese. La magia della nostra associazione è racchiusa nell’unione di tanti volontari con storie di vita differenti: genitori adottivi e non, professionisti, giovani e pensionati da ogni parte d’Italia.
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Afghanistan, 5 libri da leggere per avvicinarsi alla realtà afghana.
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Capire cosa sta succedendo in questi giorni in Afghanistan non è semplice, e non lo è neanche cercare di comprendere una cultura lontana dalla nostra. Ecco dei libri che possono avvicinarti alla realtà afghana.

IL VENTO DI KABUL di Tiziana Ferrario

Un libro che è un vero e proprio reportage sull’Afghanistan dopo la caduta dei Talebani. Il libro ci fa capire chiaramente come, purtroppo, pace e stabilità non siano mai diventate realtà nel Paese. L’autrice ha viaggiato in Afghanistan come inviata per numerose volte e lì ha conosciuto uomini e donne di cui racconta le storie. Inoltre, Ferrario racconta la vita in un Paese costantemente in balìa dei signori della guerra.
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Pubblicato sul sito milanobiz.it



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Fare volontariato all'estero gratis: consigli, suggerimenti e opportunità

Il volontariato all’estero è sicuramente un’esperienza che permette di crescere dal punto di umano e per vuole intraprendere una carriera nell’ambito della cooperazione internazionale è sicuramente un buon punto di partenza. 

Chi fa volontariato viene pagato?
 Questa è una domanda molto comune e la maggior parte delle persone pensa che la risposta sia “no”. In realtà, in alcuni casi, è possibile che al volontario sia dato un “pocket money”, una sorta di paghetta. Questo avviene, per esempio, nel volontariato internazionale “retribuito”.
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Pubblicato sul sito travellairs.it


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Crowd-funding: la mia esperienza di successo

​Quando ho accettato di lanciare una campagna di crowdfunding, per realizzare il progetto della mia Associazione, pensavo che non sarei mai riuscita a portarla a termine. L’obiettivo era raccogliere minimo 3.000 Euro da almeno 20 donatori diversi in 42 giorni. Se ci fossi riuscita, un’azienda farmaceutica, in accordo con la piattaforma di crowdfunding, avrebbe raddoppiato la cifra.
Il mio progetto prevedeva la realizzazione di una mostra fotografica, per raccontare il cancro nell’infanzia e nell’adolescenza, attraverso le voci e le immagini di chi quell’esperienza l’aveva vissuta in prima persona.
Non conoscevo il campo del crowdfunding. Non avevo alcuna esperienza. Eppure ce l’ho fatta. Ecco, quest’articolo è pensato per chi, come me, non ha strumenti, esperienza o studi nell’ambito, ma vuole mettersi alla prova per raccogliere fondi online. Vi racconto come sono riuscita a raggiungere l’obiettivo.

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Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile: cosa devi sapere sulla realtà delle famiglie con figli oncologici

Il 15 febbraio cade, come ogni anno, la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da Childhood Cancer International – CCI (rete globale di 188 Associazioni, con sede in 90 Paesi e 5 continenti). Solitamente, scrivo per questo portale articoli sui viaggi ma oggi vorrei parlarvi dei bambini e ragazzi oncologici. Sei anni fa ho fondato la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro per offrire supporto ricreativo gratuito a ragazzi/e, da tutta Italia, fra i 13 e i 24 anni, che hanno o hanno avuto una malattia oncologica. Entrando in stretto contatto con questi ragazzi e con le loro famiglie, ho avuto modo di conoscere la loro realtà e di scoprire come la maggior parte della gente, esattamente come me prima del 2014, non sia informata al riguardo e abbia spesso un’idea confusa, se non sbagliata, del cancro infantile e dell’adolescente.
In questa giornata, ho stilato 3 problemi con rispettive (possibili) soluzioni.
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Parlare di cancro infantile ai tempi del Coronavirus
Per parlare di cancro infantile, abbiamo sempre dovuto gridare. Il che, pensandoci bene, è davvero strano, perché il cancro infantile era una pandemia da ben prima del Coronavirus. A quanto pare, però, ci sono pandemie che interessano tutti e alle quali i mass media, grandi e piccoli, dedicano la loro completa e costante attenzione e pandemie che risultano scomode, facilmente nascondibili dietro la parola “raro”.
Perché è facile sentire dire, di solito dai governi o dalle case farmaceutiche, che il cancro infantile è “raro”. E forse, dati alla mano, hanno ragione: circa 2.100 bambini e adolescenti si ammalano di cancro ogni anno in Italia. Nel nostro Paese ci sono 60,36 milioni di abitanti. Sì, forse hanno proprio ragione loro, il cancro infantile è “raro”, con una manciata di migliaia di giovanissimi che ne sono colpiti. Continua a leggere
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Recensione del film Unbroken sul sito L'occhio del cineasta
Per la regia di Angelina Jolie, Unbroken è la trasposizione cinematografia del romanzo autobiografico edito col titolo Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio che tratta la storia vera di Louis Zamperini, che fu un atleta olimpico durante gli eventi del secondo conflitto mondiale.

Il film racconta la storia vera di Louis Zamperini, figlio d’immigrati italiani, atleta professionista di atletica leggera. Da ragazzino, Louis passa le giornate a vagabondare, bere alcol e guardare le donne, convinto di non essere in grado di fare niente della sua vita. Il fratello maggiore Pete, però, la vede diversamente e gli dà la spinta per rimboccarsi le maniche e fare qualcosa della sua esistenza. Quando scoppia la Seconda Guerra Mondiale Louis, che si stava allenando per partecipare alle Olimpiadi, decide di arruolarsi nell’aviazione. All’ammaraggio del suo aereo, Louis e due dei suoi compagni rimangono dispersi nell’oceano per 47 giorni affrontando fame, intemperie, squali… I due ragazzi sopravvissuti vengono “tratti in salvo” da una nave giapponese. Questo è l’inizio di una prigionia nei campi giapponesi durata due anni. Continua a leggere

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15 febbraio: Giornata Mondiale sul Cancro Infantile
Ogni anno il 15 febbraio cade la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile (International Childhood Cancer Day – ICCD), un momento globale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla realtà del cancro pediatrico. La Giornata è stata istituita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e promossa da Childhood Cancer International (CCI).
In Italia, le varie iniziative sono coordinate da F.I.A.G.O.P. (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica ONLUS). Quest’anno, le iniziative includono “Pianta un melograno” e “Ti voglio una sacca di bene” (per incoraggiare alla donazione di sangue).
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200° articolo: Duecento modi per essere felice
Contributo per il duecentesimo articolo del sito People First:
Ho pensato un po’ a cosa scrivere per quest’articolo. Magari avessi la formula segreta per la felicità! Poi mi sono resa conto che la felicità sta dentro di noi, e nei momenti. Non possiamo pretendere di essere sempre felici – possiamo essere sempre sereni, semmai – perché la felicità è fatta di attimi. E’ per questo che è così bella e intensa, non è qualcosa che possiamo avere sempre, altrimenti perderebbe il suo valore e la sua meraviglia. Secondo me il segreto per essere felici è capire che la vita è il viaggio. Continua a leggere

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Lezioni dal mondo per affrontare meglio la pandemia
Dal continente americano a quello asiatico, passando per quello africano: Le lezioni dal mondo per affrontare al meglio la pandemia

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Giorno del ringraziamento – Stati Uniti
Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta del Giorno del Ringraziamento, una delle feste nazionali americane, spesso accompagnata da immagini di succulenti tacchini farciti. Si dice che William Bedford, governatore di Plymouth, Massachusetts, abbia pubblicato degli scritti in cui si racconta, fra l’altro, di un raccolto particolarmente fortunato nell’autunno del 1621. In onore di questo evento, le persone organizzarono una cena per festeggiare e ringraziare per l’abbondanza di cibo.
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Librerie indipendenti, come e perché supportarle
Da sempre faticano a sopravvivere, lottando quotidianamente contro le grandi catene e gli acquisti online. Da marzo 2020 in poi, la strada è diventata ancora più difficile per le numerose librerie indipendenti in Italia. Ecco come tu, lettore, puoi dar loro una mano!
Far parte di una comunità
Il titolare e i dipendenti di una libreria indipendente sono parte attiva di un quartiere e di una comunità. E’ facile che possiate stringere rapporti di amicizia, sia dentro sia fuori dalla libreria.
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Tutti abbiamo la forza dello spirito umano (anche quando pensiamo di non farcela)
"Sei anni fa ho fondato la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro ed è stato solo allora che ho capito, che ho visto con i miei occhi, il vero significato della parola “resilienza”. Per definizione, la resilienza è  la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Questi ragazzi e i loro genitori mi hanno dimostrato ogni giorno la capacità di affrontare le situazioni, anche quelle più difficili, con un sorriso sulle labbra o di rimboccarsi le maniche e rimettersi in carreggiata. Tuttavia, è normale chiedersi se ognuno di noi ha questa forza nel proprio spirito".
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Nel periodo di Coronavirus, i bambini oncologici continuano a lottare
"La pandemia da Covid-19 riempie le pagine dei giornali e le notizie dei telegiornali di tutto il mondo da mesi ormai. Ed è normale che sia così. Arrivata all’improvviso, ha stravolto le nostre vite e i nostri programmi. Tutti ricordiamo “l’ultima cosa che abbiamo fatto prima che cominciasse la quarantena”, quel viaggio tanto sospirato e programmato con cura che abbiamo dovuto posticipare o addirittura annullare; come abbiamo perso il lavoro o, se siamo stati fortunati, ci hanno messo a lavorare da casa." Continua a leggere


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"Ascoltami ora", un libro per parlare di cancro infantile e dell'adolescente
Il libro “Ascoltami ora – storie di bambini e ragazzi oncologici” (pubblicato da Associazione Aurora), che ho voluto realizzare in collaborazione con ragazzi e famiglie della mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, ha lo scopo di dar voce alle persone che stanno vivendo o hanno vissuto questa realtà. Molte persone ancora tendono a pensare che il cancro sia qualcosa che “succede agli altri”, e tutti non vorremmo mai sentire le parole “cancro” e “infantile” nella stessa frase. Tuttavia, purtroppo il cancro è una realtà per i circa 2.100 bambini e adolescenti che ogni anno si ammalano in Italia e vanno a sommarsi ai malati degli anni precedenti (il percorso terapeutico per curare il cancro infantile dura mediamente 2-3 anni). Continua a leggere
Articolo originariamente pubblicato sul sito Adolescienza.it il 10 agosto.
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Cancro pediatrico, un mondo che non colpisce solo gli altri.
Generalmente le persone tendono a non parlare di cancro infantile. Il cancro di per sé è qualcosa che spaventa, e molte persone pensano che “accade solo agli altri”. Il cancro infantile spaventa doppiamente, perché a rigor di logica le parole “cancro” e “infantile” non dovrebbero stare nella stessa frase. Eppure ogni anno in Italia si ammalano di cancro circa 2.100 bambini e adolescenti. Considerando che tanti piani terapeutici durano per almeno un anno, ogni anno dobbiamo aggiungere questa cifra alla massa già presente di bambini e ragazzi in cura. Continua a leggere
Originariamente pubblicato il 4 agosto sul sito Facciunsalto.it

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(Forse) non ho capito
In un mondo caotico, tecnologico e veloce come il nostro ci sono delle cose estremamente facili da capire. Basta ritagliarsi degli attimi per scavare dentro noi stessi e ci rendiamo conto di cosa conta davvero. La maggior parte delle persone sa benissimo che gli esseri umani sono nati tutti uguali. Sa benissimo che abbiamo tutti gli stessi diritti, non importa dove siamo nati, dove viviamo, il colore della nostra pelle, quali brutture siamo stati costretti ad affrontare, in quale religione crediamo, che lavoro facciamo, cosa studiamo… Per ricordarci che davvero siamo nati tutti uguali – con gli stessi diritti – noi come razza umana abbiamo pure scritto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Questa dichiarazione è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, ovvero 72 anni fa. Questo fa sì che la maggior parte di voi lettori, e pure io, siamo nati e cresciuti con un documento legale, firmato da ben 58 Paesi del mondo, a tutelarci.
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Originariamente pubblicato il 17 luglio sul sito People First

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Cancro infantile: perché dobbiamo (pre)occuparci dei bambini e dei ragazzi affetti dal cancro
​I bambini e i ragazzi sono considerati il nostro futuro. Tutti vorremmo solo il meglio, la sicurezza, la salute, il benessere per i nostri figli e nipoti e perfino per i bambini di un amico, di un vicino di casa, di un collega di lavoro, e per quelli che neanche conosciamo.
I bambini e i ragazzi affetti dal cancro spesso si trovano nascosti e non solo fisicamente; sbirciano il mondo da dietro le finestre del reparto di un ospedale, in attesa di una terapia, di un controllo, di una notizia. L’ennesima. Le loro storie si perdono nel frastuono del mondo. C’è sempre qualcosa di più importante, più interessante, più “strano” che cattura l’attenzione dei grandi mass media. Ultimamente, ad esempio, i giornali e la televisione parlano principalmente del Coronavirus in tutte le sue sfumature, ma davvero non ci rendiamo conto che le famiglie colpite dal cancro pediatrico conoscono le restrizioni che il Covid-19 ha imposto a tutto il mondo da ben prima dello scoppio della pandemia? E davvero non ci rendiamo conto che il cancro pediatrico è una pandemia che esisteva già da prima del Coronavirus?
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Pubblicato il 5 luglio 2020 sul sito People First. 


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Senza cambiamenti nella Legge, il lavoro delle Associazioni non basta: ecco perché 
Quando ho aperto la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, nel 2014, la mia vita è cambiata in meglio. Chi fa volontariato sa che quello che diamo è piccolissimo se comparato a quello che riceviamo. Aiutare gli altri, vedere tante persone affrontare gravi difficoltà e uscirne, ci dà fiducia nelle capacità degli esseri umani e in noi stessi. Ogni volta in cui aiutiamo qualcuno regalandogli un sorriso ci sentiamo pieni di una gioia difficile da provare in altre situazioni. Ecco perché, quando è stato portato alla mia attenzione come il lavoro delle Associazioni di volontariato (e delle ONLUS, ONG, ecc…) non porterà mai a soluzioni risolutive senza dei cambiamenti a livello politico, ho provato della sorpresa. Non mi era mai capitato di soffermarmi a pensarci. Eppure, è vero. Continua a leggere

Pubblicato il 3 luglio 2020 sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia
Perché chi ha tutto è triste e chi sta male sorride?
​sorrisi dei ragazzi malati di cancro sono ciò che mi hanno spinto a fondare, nel 2014, la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro per far sì che nessun adolescente debba affrontare la malattia da solo.
A ben pensarci, è strano, perché quando pensiamo al cancro – soprattutto a quello infantile – i sorrisi di sicuro non sono la prima cosa che ci viene in mente.
Quando mi sono avvicinata a questo mondo, pensavo che ne sarei uscita in fretta, forse ancora prima di entrarci davvero; temevo che avrei avuto a che fare con famiglie affette dal dolore (fisico ed emotivo), dalla paura, dalla morte… ed è vero, tutte queste componenti sicuramente fanno parte del percorso di malattia oncologica in un bambino o ragazzo, tuttavia non sono ciò che spicca di più.

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Da un campo profughi agli Stati Uniti: la storia di Chantale ci mostra la resilienza dello spirito umano e perché è importante investire nei rifugiati (intervista a cura di Maricla Pannocchia)

Qualche giorno fa, il 20 giugno, è caduta come ogni anno la Giornata Mondiale del Rifugiato. Ho intervistato Chantale, una ragazza che sa sin troppo bene cosa significhi vivere da rifugiati.
Ciao Chantale, prima di tutto grazie di essere qui a raccontarti. Qualche giorno fa, il 20 giugno, è caduta la Giornata Mondiale del Rifugiato ma non possiamo dimenticare che molte persone ancora non sanno chi sia precisamente un rifugiato e ci sono ancora tante idee sbagliate e tanta confusione al riguardo. Puoi spiegare alle persone chi sono i rifugiati e perché scappano?
Cara Maricla, grazie per avermi qui oggi! E' un onore avere il privilegio di fare sensibilizzazione riguardo ai più vulnerabili, i rifugiati. Beh, i rifugiati sono persone comuni, come te e me. L'unica differenza è che hanno dovuto affrontare varie circostanze che li hanno portati a vivere determinate esperienze nella vita...
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Matteo, ex paziente oncologico e portavoce dell'oncologia pediatrica italiana: il Governo è chiamato a rispondere alle esigenze del mondo dell'oncologia pediatrica (intervista a cura di Maricla Pannocchia)
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Ciao Matteo, raccontaci brevemente chi sei e la tua storia con la malattia.
Sono Matteo D’Abrosca e da poco ho compiuto 18 anni. Sono affetto da linfoma di Hodgkin dall’età di 14 anni, ho subìto un percorso di chemioterapia, radioterapia e un trapianto delle cellule staminali. Ora sono in remissione completa dalla malattia. Vengo da Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, sono in cura presso il dipartimento di oncologia pediatrica Luigi Vanvitelli di Napoli. Questa esperienza mi ha portato a conoscere una realtà di cui non ero a conoscenza, attraversando momenti difficili ho avuto la forza di andare avanti e far conoscere al mondo esterno la vera oncologia pediatrica. Il mio fine è quello di far sì che l’oncologia pediatrica sia continuamente sotto i riflettori, e che gli organi istituzionali rispondano alle necessità dei ragazzi oncologici unitamente alle famiglie ed associazioni di volontariato. 

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Il cancro infantile: storie nascoste di vite reali
Parlare di cancro infantile spesso fa paura. E’ normale pensare che il cancro pediatrico sia qualcosa che “succede agli altri” perché anche solo prendere in considerazione la possibilità che un tumore possa colpire i nostri figli è terrificante. Eppure, tutte le famiglie colpite dal cancro pediatrico un tempo erano “famiglie normali”.
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Pubblicato il 13 giugno 2020 sul blog Mondomamma.com

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22 possibili mete per un viaggio equo-solidale
Sempre più viaggiatori vogliono vivere delle esperienze di viaggio autentiche, a diretto contatto con altre culture e con le popolazioni dei Paesi che vogliono visitare, dando, quando possibile, un contributo concreto. Se anche tu sei fra questi, scoprirai che i viaggi equo solidali possono fare al caso tuo. La parola chiave è “ospiti”; in questo tipo di viaggio, infatti, è necessario sentirsi ospiti e non padroni del Paese che si visita.
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Pubblicato sul sito travellairs.it



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Scarsità di fondi per la ricerca sul tumore pediatrico: che cosa vuol dire?
Circa un anno e mezzo dopo aver fondato la mia Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, ho scoperto della scarsità di fondi dedicati alla ricerca sui tumori pediatrici. Prima di allora – come credo succeda alla maggior parte della gente – pensavo che i bambini e i ragazzi affetti dal cancro che vivono nei Paesi occidentali ricevessero le migliori cure. In fondo, si tratta appunto di bambini e ragazzi. Di quelli che definiamo spesso “il nostro futuro”.
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Pubblicato il 4 giugno 2020 
sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia
Cancro infantile: conoscerlo per affrontarlo al meglio
Con il termine “cancro infantile” non intendiamo un’unica malattia ma dozzine di tipi di cancro e innumerevoli sottotipi. A nessuno piace soffermarsi a pensare al cancro, perché lo colleghiamo al dolore e alla morte. Perché fa paura. Il cancro infantile spaventa doppiamente, perché mette a rischio le vite dei nostri bambini e ragazzi. 
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Pubblicato il 28 maggio 2020 sul blog Lastilosa.it


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Cancro infantile e Coronavirus
Apparentemente non c’è alcuna connessione fra i bambini e i ragazzi malati di cancro e il Coronavirus, se non che questi rientrano sicuramente fra le categorie a rischio. 

Del resto, però, loro sono abituati a portare la mascherina, usare gel igienizzanti e trascorrere settimane o mesi in isolamento, a farsi continue domande sul futuro, che ciò che ha spiazzato noi non ha davvero colto impreparati loro. 
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Pubblicato il 24 maggio 2020 sul sito Elapsus Cultural Magazine

Avrei potuto essere lei
La prima volta in cui mi sono resa conto che avrei potuto essere lei – ovvero una ragazza con un tumore – è stato nel 2014, quando stavo svolgendo le ricerche per scrivere un romanzo che aveva come tematica centrale il tumore nell’adolescenza. Il 2014 sarebbe stato l’anno in cui avrei dato vita ad Adolescenti e cancro, un mondo in cui i ragazzi oncologici da tutta Italia e i loro famigliari possano trovare supporto, ma ancora non lo sapevo. 
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Pubblicato l'11 aprile 2020  sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia

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Giglio Firenze: perché Firenze ha come simbolo il giglio?
Chi ha visitato Firenze, ma anche chi si è imbattuto in informazioni online sul capoluogo toscano, avrà sicuramente notato il Giglio, simbolo della città considerata la “Culla del Rinascimento”. Vi siete mai chiesti come mai proprio il Giglio?
Il Giglio è il simbolo della città di Firenze dal XI secolo anche se in origine il Giglio era bianco su sfondo rosso e successivamente, nel 1266, è diventato il Giglio rosso su sfondo bianco, per mano dei Guelfi, come simbolo della vittoria sui Ghibellini.
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Pubblicato sul sito chebellafirenze.it


La pandemia che c'era già prima del Coronavirus
Qualche giorno fa ho sentito un giornalista di un’importante testata straniera dire che per fortuna il COVID-19 colpisce in maniera minore i bambini rispetto agli adulti. “Immaginate” ha detto “come sarebbe stato terribile se il Coronavirus avesse attaccato i bambini!”.Va da sé che, in quel caso, la strage di persone affette dal virus, in rianimazione e di morti avrebbe scioccato il mondo perché si sarebbe trattato di bambini.Eppure, una strage del genere esiste da molto prima dell’arrivo del COVID-19 e porta il nome di cancro infantile.
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​Pubblicato il 7 maggio 2020
 
sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia



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Chi era Filippo Brunelleschi? Padre della figura dell'architetto moderno
Il suo nome completo era Filippo di Ser Brunellesco Lapi, nato a Firenze nel 1377 e deceduto, sempre nel capoluogo toscano, il 15 aprile 1446.
Brunelleschi è passato alla Storia come matematico, ingegnere, architetto, scultore, scenografo e orafo.

Filippo Brunelleschi e il Rinascimento

Brunelleschi è stato uno dei primi iniziatori del Rinascimento, insieme con Masaccio e Donatello. Entrambi presero come punto di riferimento Brunelleschi, che era più avanti con l’età, e si deve proprio a lui l’invenzione della “prospettiva lineare centrica.”
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Pubblicato sul sito chebellafirenze.it

La realtà del cancro infantile. "Raro" significa forse non importante?
Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.
Articolo 24, Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.Che cosa t’immagini quando pensi a un bambino o a un ragazzo con il cancro?
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​Pubblicato il 4 aprile 2020 
sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia

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Di cosa parliamo quando diciamo "cancro infantile"?
Definizione della parola “cancro”: Tumore maligno che ha la tendenza a diffondersi rapidamente sia per infiltrazione locale sia per via linfatica e venosa; pur essendo più appropriato per i tumori di origine epiteliale, il termine viene usato genericamente per indicare un tumore molto aggressivo.Definizione della parola “infantile”: Attinente all’infanzia: età, asilo, letteratura i.; grazia, ingenuità i. Continua a leggere
Pubblicato il 27 marzo 2020 sul sito fiordarte.it nell'ambito della rubrica sul cancro infantile e dell'adolescente a cura di Maricla Pannocchia


"Gli altri siamo noi". I bambini oncologici al tempo del Coronavirus
“La nostra prima quarantena l’abbiamo vissuta per più di quaranta giorni. Nella nostra prima quarantena abbiamo imparato a non aver paura dei momenti difficili, perché il meglio arriva da lì.“
Queste le parole di una ragazza che sa cosa vuol dire dover trascorrere settimane, mesi o addirittura anni in quarantena...
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Pubblicato il 24 marzo 2020 sul sito Raiawadunia.com


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