MARICLA PANNOCCHIA
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ESISTE UNA TERZA VIA

5/15/2022

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Qualche tempo fa ho letto il libro "L'onda perfetta" di Sergio Bambaren. Se lo hai letto anche tu, probabilmente hai riconosciuto la frase del titolo. Il libro racconta la storia di un uomo di nome John Williams, che sembra avere tutto nella vita (un ottimo lavoro, tanti soldi, una bella casa, la famiglia, ecc...) ma che si sente perso, scontento e s'imbatte in una sorta di strano "senzatetto", tale Simon, capace di assaporare davvero la vita. Simon diventerà, per John, un maestro che lo accompagnerà in questo cammino di crescita personale. Ho trovato diversi spunti interessanti all'interno del libro ma questa frase, specialmente nel suo contesto - di cui andrò a parlare fra poco - mi ha particolarmente colpita tanto da decidere di scrivere un articolo al riguardo. 
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Siamo convinti che ci siano solo due modi di vivere la vita
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La maggior parte di noi è convinto che esistano solo due modi per vivere la vita:
A) Rispettare tutte le tappe (diplomarsi a 18 anni, laurearsi a 25, trovare un buon lavoro entro i 30 anni, sposarsi e fare figli entro i 35 anni, e via dicendo) e lavorare a più non posso per avere una prestigiosa posizione in ambito professionale, tanti soldi, una bella casa, abiti di marca, più oggetti di quelli che ci servono davvero, la macchina super moderna, l'ultimo modello di cellulare. In questo caso siamo considerati dei vincenti perché abbiamo avuto successo e abbiamo tutto ciò che la società ci ha detto che dobbiamo avere per essere considerati degli individui di successo.

B) Fai poco, o niente, di quanto sopra e sei un fallito. Ti diplomi o laurei in ritardo, o non lo fai per niente. Hai più di trent'anni, magari ne hai 40 o 60 e sei single e/o non hai figli. Il tuo lavoro non ti appassiona, lo fai solo perché non hai trovato di meglio. Non hai abbastanza soldi per permetterti gli sfizi che vorresti. Compri i vestiti al mercato, la tua macchina è di seconda mano o comunque non è certamente una Mercedes, devi pagare il mutuo, la casa dove abiti non è una villa, hai lo stesso telefono da 10 anni. La società ti dice che sei un perdente, e non sei affatto una persona di successo.

Ecco che, nel secondo caso, tu ti senti inferiore, stressato (perché magari continui a lavorare come un matto, sperando di migliorare la tua situazione, o invidi altrui a cui sembra che la vita abbia dato tutto), sbagliato. Magari rivanghi il passato, chiedendoti dove tu abbia sbagliato. 
In entrambi i casi, sin da quando eravamo piccolissimi la società ci ha gettati all'interno di una sorta di catena di montaggio il cui unico obiettivo è renderci un gregge di pecore che obbedisce ciecamente alle autorità e alle leggi della società. Bisogna fare questo. Ci sono cose "giuste" e cose "sbagliate". Si sta seduti con la schiena dritta. Non si mettono le dita nel naso. Chi si diploma a 22 anni invece di 18 è un fallito. Chi ha una laurea, figurarsi due o tre o dei master, è sicuramente più importante di chi non ce l'ha. La società ti dice che lo scopo nella vita è guadagnare sempre di più per dimostrare agli altri quanto vali attraverso le cose che ti puoi comprare, uno stile di vita alto e vari lussi che devi faticare a mantenere. Basta un passo falso ed ecco che rischieresti di ritrovarti, anche tu, fra i falliti del gruppo B.

Simon, ne "L'onda perfetta", dice al protagonista queste esatte parole:
"Esiste una terza via, amico. Puoi farti da parte e cominciare a essere la persona che vuoi essere. Non sei obbligato a fare il loro gioco. Sono gli altri che hanno bisogno di te, non tu di loro".
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Vivere la tua terza via

Prima di vivere questa tua terza via, è necessario trovarla. Il difficile, ma anche il bello, della terza via è che, a differenza delle altre due, non esistono strade già completamente tracciate. Sei liberissimo di percorrerne una dove nessuno cammina da tempo, così come di tracciarne una nuova di zecca. Per scoprire qual è la terza via, ovvero la strada davvero in linea con il tuo vero Io e con i tuoi valori interiori, è necessario che tu inizi o continui il tuo percorso di crescita personale. Questo ti permetterà, infatti, di porti delle domande, di analizzare la situazione così com'è ora, e di entrare in contatto con la parte più autentica di te. La maggior parte della gente non sa niente del proprio Io interiore e vive con il pilota automatico inserito. Così facendo, è impossibile scoprire la propria terza via. 
Ci sono anche tante persone che hanno fatto un cosiddetto "salto nel vuoto". Sono quelli che solitamente vengono definiti pazzi o incoscienti, ma questo avviene semplicemente perché hanno deciso di voltare le spalle alle strade che qualcuno ha già tracciato per loro e d'inseguire i propri sogni, rimanendo fedeli a sé stessi. Forse la terza via sarà più lunga e difficoltosa delle altre due, forse no, ma in ogni caso è l'unica strada che ti farà sentire felice e realizzato. La tua motivazione sarà talmente forte che, anche durante i periodi difficili, andrai avanti e farai tesoro di quelle lezioni.

E tu, sei pronto a scoprire la tua terza via?
O magari l'hai già trovata?
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    In questo spazio troverai degli articoli dedicati alla crescita personale. Se anche tu stai cercando di diventare la versione migliore di te stesso, qui troverai tanti consigli e numerose dritte pratiche per trasformare la tua vita!

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