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​Recensioni e segnalazioni di libri e film, commenti e pensieri in libertà.


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2/9/2021 0 Comments

RECENSIONE LIBRO: "ORA SO VOLARE" DI MICHAELA DEPRINCE ED ELAINE DEPRINCE

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  • TITOLO: "ORA SO VOLARE"
  • AUTRICI: MICHAELA DEPRINCE ED ELAINE DEPRINCE
  • ANNO 2016
  • ISBN 978880466401
  • PAGINE 280
  • DIMENSIONI 12,6 X 19,6 CM
  • CONFEZIONE BROSSURA
  • PREZZO: 11 EURO

VALUTAZIONE: 4/5 (solo perché, essendo un libro per ragazzi, gli adulti possono trovare lo stile troppo semplicistico).

“Ora so volare” di Michaela De Prince ed Elaine De Prince è un libro piuttosto breve, la cui storia vera è raccontata in prima persona dalla giovane protagonista. Questa è una ragazza di nome Michaela De Prince che, prima di essere adottata e di vivere negli Stati Uniti, era Mabinty. Nata con una malattia che le causa macchie sulla pelle, la vitiligine, quando perde i suoi amati genitori a causa della guerra e della malattia, la bambina teme che sarà l’unica dell’orfanotrofio a non essere adottata da una famiglia americana perché, chi la vorrebbe una figlia con quelle chiazze sulla pelle?
La prima parte racconta, quindi, la prima infanzia di Michaela; l’amore di due genitori fantastici, il terribile zio, le costrizioni all’orfanotrofio, l’amicizia con una bambina che porta il suo stesso nome e che poi sarebbe diventata sua sorella Mia, e il ritrovamento quasi per caso – ma esiste il caso? – della foto di una ballerina su una rivista. Per Mabinty, che è ancora un’orfana in un orfanotrofio di un Paese martoriato, quella foto rappresenta la speranza, la bellezza, la vita. E decide che da grande diverrà una ballerina professionista di danza classica.
Adottata dai signori De Prince, Mabinty va a vivere negli Stati Uniti con la sua migliore amica, diventata sua sorella. Si ritrova parte di una grande famiglia. I suoi genitori hanno già 5 figli biologici, di cui due morti di malattia prima della nascita di Michaela. La protagonista ci racconta la sua infanzia; la gioia nell’avere una famiglia, il supporto dei genitori, l’amore per il fratello maggiore Teddy, il dolore per la sua perdita, la separazione, che però non sarà mai definitiva, da Mia per trovare ognuna la propria strada, le altre sorelle… e naturalmente la danza. Perché Michaela non è solo appassionata del balletto, è davvero dotata, e, impegnandosi molto, progredisce in fretta partecipando a corsi estivi ed esperienze importanti già da giovanissima. La ragazza non risparmia di raccontare tutti i sacrifici fatti per la danza, incluso quanto hanno dovuto pagare i genitori, ma la sua passione è così forte da mettere ogni sacrificio in secondo piano. Ella affronta anche il tema del razzismo in generale e nel balletto in particolare.
La parte centrale è stata per me un po’ noiosa, nonostante abbia studiato danza classica a livello amatoriale (pur non essendomi appassionata per niente), e quindi capissi la terminologia usata, penso che in questa parte il libro perda un po’ il suo obiettivo, sciorinando i successi di Michaela, le varie compagnie, le variazioni eccetera quasi dimenticando di raccontarcela un po’ di più anche dal punto di vista umano.
Il finale è a lieto fine, ed è bellissimo trattandosi di una storia vera. Michaela partecipa a un documentario sulla danza, che la fa conoscere nel mondo del balletto, procurandole opportunità, ma non solo. Presto diviene una delle giovani donne più influenti, un esempio per tutte le persone di colore, specialmente per chi sogna di diventare ballerina professionista in un mondo, quello della danza classica, che sembra prediligere le persone caucasiche.
Questo libro è il chiaro target del lettore adolescente e penso che ogni giovane (ma non solo) dovrebbe leggerlo, perché Michaela è l’esempio vivente che non importa da dove vieni, quali problematiche hai, quali sono le tue insicurezze, se hai una passione e sei disposta a lavorare duramente, i tuoi sogni possono diventare realtà. Credo che questo sia un messaggio importante anche per gli adulti.
Personalmente, ho particolarmente apprezzato come il libro dia una bella immagine dell’adozione, di cui sentiamo parlare poco. Ci avviciniamo all’argomento dagli occhi di una bambina, poi ragazza e infine giovane donna, che ama incondizionatamente i suoi genitori e conosciamo due persone estremamente belle e generose, che hanno scelto di adottare perché “siamo fortunati, e con la fortuna vengono le responsabilità.” Penso che molta gente dovrebbe riflettere su queste parole.
Personalmente, sono allucinata che in Italia, nel 2021, le persone single non possano ancora adottare, tranne in casi particolarissimi e rari. Una corretta cultura dell’adozione, secondo me, salverebbe tanti bambini come Michaela e arricchirebbe il mondo.

Ultima nota (spoiler): è particolarmente toccante come, alla fine, dopo un bel tribolare, Michaela riesce a conoscere di persona la ballerina immortalata nella foto che, quand'era solo un'orfana in Sierra Leone, le ha regalato una speranza e le ha cambiato la vita.


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    Benvenuti nel mio blog! Qui pubblico recensioni e segnalazioni di libri e film ma anche i miei pensieri a ruota libera, commenti sull'attualità, racconti di viaggio e tutto ciò che mi passa per la testa! Buona permanenza. Se vuoi che segnali o recensisca il tuo libro o film/cortometraggio, scrivimi: mariclapannocchia@outlook.it
    Le recensioni/segnalazioni saranno pubblicate qui, sul mio profilo Instagram e sulla pagina Facebook di Adolescenti e cancro, di cui sono fondatrice e Presidente, che conta oltre 9.000 sostenitori da tutta Italia. Leggo sia in e-book sia in cartaceo. Accetto tutti i generi tranne lavori che inneggiano alla violenza e/o alla discriminazione.

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